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Un difetto della democrazia ateniese

Page history last edited by Paolo Luparello 10 years, 4 months ago

Non scoraggiamoci

 

Tratto da Senofonte, a cura di E. De Marchi

 

Un difetto della democrazia ateniese

 

“Un giorno Socrate incontra Glaucone, un giovinotto non ancora di vent’anni ansioso di darsi alla vita politica e di salire alle supreme magistrature; l’incontra, lo ferma e si congratula con lui delle sue intenzioni.

 

SOCRATE: Ma se tu vuoi uscire con onore bisognerà che procuri del bene alla città, cominciando dal farla più ricca col crescerne le entrate; ora, sai tu da che provengono le rendite dello Stato e quante sono?

 

GLAUCONE: In verità su questo punto non mi son mai fermato a riflettere.

 

SOCRATE: Dimmi almeno quali sono le uscite, perchè è certo che tu pensi a eliminare le spese superflue.

 

GLAUCONE: Veramente nemmeno a questo ho posto pensiero.

 

SOCRATE: Allora differiamo ad altro tempo il programma di migliorare le finanze dello Stato; perchè come potrebbe farlo chi non conosce né le entrate né le uscite?

 

GLAUCONE: Pur tuttavia, Socrate, si possono migliorare con le conquiste fatte ai nemici.

 

SOCRATE: E’ vero; ma in tal caso è necessario essere più forti, altrimenti ci rimetteremo del nostro. Conviene quindi che chi decide di una guerra conosca le forze proprie e quelle dell’avversario. Dimmi dunque quali sono le forze di terra e di mare nostre e dei nostri nemici?

 

GLAUCONE: A mente, così, non saprei dirtelo.

 

SOCRATE: Le avrai dunque scritte.

 

GLAUCONE: Non le ho, a dire il vero, neppure scritte.

SOCRATE: Via, saprai almeno quante sono le forze di difesa del nostro paese, quante bastino o non bastino....

 

GLAUCONE: In verità, Socrate, io le toglierei tutte; perchè piuttosto che custodire il paese saccheggiano le campagne.

 

SOCRATE: Ma se si tolgono i presidi, chiunque potrà invadere il nostro. E del resto, come hai fatto tu a sapere che fanno malamente la guardia?

 

GLAUCONE: Lo immagino.

 

SOCRATE: Allora delibereremo di queste cose quando ne avremo certezza e non dovremo limitarci a immaginarle.

 

GLAUCONE: Credo anch’io che sarà meglio così.

 

SOCRATE: Quanto alle miniere d’argento so che non vi sei stato, naturalmente perchè c’è malaria, così da poterci dire

come mai oggi rendono meno di una volta.

 

GLAUCONE: Già, non vi sono stato.

 

SOCRATE: Senza dubbio però avrai considerato questo altro punto importante: per quanto tempo il grano che nasce nel nostro paese basti al consumo e quanto ce ne abbisogni.

 

GLAUCONE: Un affar serio, Socrate, se bisogna pensare anche a questo .....

Insomma Glaucone si decise a rinunziare ai suoi progetti ambiziosi; ma di Glauconi era ricca Atene”.

 

 

*Documento fornito a un corso di formazione organizzato nel 2005 dal Dipartimento Regionale del Personale

 

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