Non scoraggiamoci
Tratto da Senofonte, a cura di E. De Marchi
Un difetto della democrazia ateniese
“Un giorno Socrate incontra Glaucone, un giovinotto non ancora di vent’anni ansioso di darsi alla vita politica e di salire alle supreme magistrature; l’incontra, lo ferma e si congratula con lui delle sue intenzioni.
SOCRATE: Ma se tu vuoi uscire con onore bisognerà che procuri del bene alla città, cominciando dal farla più ricca col crescerne le entrate; ora, sai tu da che provengono le rendite dello Stato e quante sono?
GLAUCONE: In verità su questo punto non mi son mai fermato a riflettere.
SOCRATE: Dimmi almeno quali sono le uscite, perchè è certo che tu pensi a eliminare le spese superflue.
GLAUCONE: Veramente nemmeno a questo ho posto pensiero.
SOCRATE: Allora differiamo ad altro tempo il programma di migliorare le finanze dello Stato; perchè come potrebbe farlo chi non conosce né le entrate né le uscite?
GLAUCONE: Pur tuttavia, Socrate, si possono migliorare con le conquiste fatte ai nemici.
SOCRATE: E’ vero; ma in tal caso è necessario essere più forti, altrimenti ci rimetteremo del nostro. Conviene quindi che chi decide di una guerra conosca le forze proprie e quelle dell’avversario. Dimmi dunque quali sono le forze di terra e di mare nostre e dei nostri nemici?
GLAUCONE: A mente, così, non saprei dirtelo.
SOCRATE: Le avrai dunque scritte.
GLAUCONE: Non le ho, a dire il vero, neppure scritte.
SOCRATE: Via, saprai almeno quante sono le forze di difesa del nostro paese, quante bastino o non bastino....
GLAUCONE: In verità, Socrate, io le toglierei tutte; perchè piuttosto che custodire il paese saccheggiano le campagne.
SOCRATE: Ma se si tolgono i presidi, chiunque potrà invadere il nostro. E del resto, come hai fatto tu a sapere che fanno malamente la guardia?
GLAUCONE: Lo immagino.
SOCRATE: Allora delibereremo di queste cose quando ne avremo certezza e non dovremo limitarci a immaginarle.
GLAUCONE: Credo anch’io che sarà meglio così.
SOCRATE: Quanto alle miniere d’argento so che non vi sei stato, naturalmente perchè c’è malaria, così da poterci dire
come mai oggi rendono meno di una volta.
GLAUCONE: Già, non vi sono stato.
SOCRATE: Senza dubbio però avrai considerato questo altro punto importante: per quanto tempo il grano che nasce nel nostro paese basti al consumo e quanto ce ne abbisogni.
GLAUCONE: Un affar serio, Socrate, se bisogna pensare anche a questo .....
Insomma Glaucone si decise a rinunziare ai suoi progetti ambiziosi; ma di Glauconi era ricca Atene”.
*Documento fornito a un corso di formazione organizzato nel 2005 dal Dipartimento Regionale del Personale
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